Sono stati ufficializzati gli arbitri per la 29ma giornata di serie A. Turno di campionato diviso in appena due giorni, tra venerdì e sabato, in concomitanza delle festività pasquali. A Di Bello il big match dell’Olimpico tra la seconda nella classifica reale, la Lazio, e la seconda nella classifica virtuale, la Juventus: scelta che sta già scatenando discussioni. Designato Fabbri per Salernitana-Inter, mentre per Milan-Empoli c’è Marcenaro. A Manganiello il compito di arbitrare la capolista Napoli, di scena a Lecce.
- Di Bello per Lazio-Juve: non vide il mani di Danilo
- Gli arbitri di Inter e Milan: Fabbri e Marcenaro
- Manganiello per il Napoli, Colombo per la Roma
Di Bello per Lazio-Juve: non vide il mani di Danilo
Tante proteste quando arbitra la Lazio, tante polemiche (ma degli avversari) quando dirige la Juventus: è il curioso “score” di Di Bello, direttore di gara della sezione di Brindisi dalla vasta esperienza in massima serie. I tifosi biancocelesti se lo ricordano bene per un rigore “invertito” in Napoli-Lazio del 2021 dopo un consulto Var e per un penalty generoso assegnato proprio alla Juve nel campionato 2021-22 per un contatto Cataldi-Morata. Qualche anno prima un gruppo di sostenitori biancocelesti voleva denunciare lui e Giacomelli per la direzione di un Lazio-Torino. Polemiche anche in un derby del 2017, quando concesse un rigore alla Roma per contatto inesistente tra Strootman e Wallace.
Ma Di Bello non fa arrabbiare solo i tifosi laziali: di solito a protestare sono le avversarie della Juve. Ultima in ordine di tempo, il Verona per la sfida giocata al Bentegodi lo scorso novembre e vinta 1-0 dai bianconeri. Mare di polemiche prima per un rigore concesso agli scaligeri per fallo di Bonucci su Verdi e poi cancellato dopo revisione Var, poi soprattutto per un plateale tocco col braccio largo di Danilo in area giudicato non punibile.
Gli arbitri di Inter e Milan: Fabbri e Marcenaro
Proprio l’ultima partita contro il Verona, invece, Fabbri è stato duramente contestato dall’Inter. E toccherà a lui dirigere il match dell’Arechi contro la Salernitana che aprirà il turno. In Inter-Verona dello scorso gennaio, oltre che per la gestione dei cartellini, il fischietto di Ravenna è stato criticato per non esser andato neppure a rivedere un tocco con la mano di Hein su conclusione a botta sicura di Mkhitaryan. In un precedente più lontano, datato 2018, fu la Roma a lamentarsi di Fabbri contro l’Inter: in quel caso l’arbitro era in sala Var e non richiamò l’attenzione del collega su un episodio più che dubbio in area nerazzurra.
Nessun precedente scottante, invece, tra il Milan e Marcenaro, l’arbitro della tristemente famosa sfida tra Juventus e Salernitana, caratterizzata da un clamoroso pasticcio Var. Marcenaro che nelle successive settimane si è reso protagonista di tante buone direzioni di gara, a eccezione di una serata no (Sassuolo-Atalanta) e che è stato giudicato “non colpevole” per quell’episodio da Rocchi, visto che l’errore fu provocato dalla mancata copertura delle telecamere.
Manganiello per il Napoli, Colombo per la Roma
Un arbitro di origine napoletana, seppur della sezione di Pinerolo, per il Napoli: toccherà a Manganiello dirigere gli azzurri nella delicata sfida di Lecce, contro un’avversaria in lotta per non retrocedere e dopo il pesante 0-4 incassato dal Milan. Nel “ruolino di marcia” di Manganiello con gli azzurri una giornata di feroci proteste, nonostante il successo 2-1 a Fuorigrotta sul Brescia: era il settembre 2019 e la direzione della giacchetta nera piemontese non convinse, in particolare per un evidente fallo da rigore su Llorente clamorosamente non ravvisato.
Per la Roma, infine, un debuttante assoluto: Colombo. Il giovane fischietto della sezione di Como, uno su cui Rocchi punta moltissimo, non ha infatti mai diretto i giallorossi in carriera. Tanti invece i precedenti della squadra di Mourinho con Mazzoleni al Var. Da incubo gli ultimi due: ko di misura contro la Lazio nel derby d’andata e sconfitta shock in Coppa Italia contro la Cremonese.