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Basket, Porto Rico e Brasile le sorprese del preolimpico. A Parigi anche Antetokounmpo e Scariolo

Delusione per la Lettonia di Banchi. Porto Rico, Brasile, Grecia e Spagna staccano gli ultimi pass per il torneo olimpico di basket

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non avrebbe potuto essere più cosmopolita: due europee, una sudamericana e una caraibica hanno staccato gli ultimi biglietti per Parigi, confezionando così il lotto delle 12 squadre che si giocheranno le medaglie nel torneo di basket maschile. Che qualche sorpresa in effetti l’ha offerta, anche se poi i calibri grossi s’erano già portati avanti col lavoro. Di esclusioni eccellenti però ne è piena la terra: Doncic, Sabonis e Ayton, giusto per citarne alcuni, a fine mese potranno pensare alle vacanze, anziché cercare gloria eterna sul massimo palcoscenico sportivo.

Alvarado è una furia: Porto Rico fa fuori la Lituania!

Insomma, l’Italia del Poz è in buona compagnia. E tutto sommato non ha molto da rimproverarsi se è vero che nel torneo di San Juan a spuntarla alla fine sono stati proprio i portoricani, padroni di casa. La Lituania, grande favorita nell’ultima sfida che assegnava il pass per Parigi, se n’è dovuta fare una ragione: Alvarado ha segnato come se non ci fosse un domani (23 punti e 4/6 dall’arco), Waters ha dimostrato di saper alzare il livello al momento del bisogno (18 per lui) e neppure Sabonis (serata grigissima: 10 punti e 9 rimbalzi, ma tutti difensivi) ha potuto qualcosa per ovviare alle criticità.

La stecca paurosa di Grigonis (8 punti con 3/11 dal campo) ha fatto il resto: 79-68 il finale per Porto Rico che mancava dal torneo olimpico da 20 anni esatti. La Lituania (già assente a Tokyo) dovrà rimandare a Los Angeles 2028 il proposito di ripresentarsi sulla scena a cinque cerchi.

Scariolo sa solo vincere: la Spagna regola Bahamas

Un pezzo d’Italia a Parigi ci sarà, e non potrebbe essere altrimenti: Sergio Scariolo con la sua Spagna ha ancora qualcosa da dire al mondo del basket e la qualificazione olimpica a spese di Bahamas (non è bastato il solito DeAndre Ayton per tenere vivo un clamoroso sogno: 17 punti e 14 rimbalzi) è l’ennesima conferma di un potenziale che riesce sempre a rigenerarsi, al netto di una nuova ondata di talento.

Ancora una volta, nell’86-78 finale, la differenza l’ha fatta Lorenzo Brown, autore di 18 punti e in generale metronomo perfetto di una nazionale che ha fatto leva sulla propria capacità di indirizzare la partita sui binari desiderati. Rudy Fernandez entra così nella storia dalla parte principale: sarà il primo giocatore di sempre ad aver disputato 6 tornei olimpici, tutti consecutivamente (non manca l’appuntamento da Atene 2004).

Molte big europee sono rimaste a casa, noi al netto di tanti problemi siamo riusciti comunque a qualificarci per i giochi e questa è un’enorme soddisfazione”, ha commentato Scariolo. Che in qualche modo una piccola rivincita se l’è presa dopo il burrascoso addio dello scorso settembre con Bologna.

Lettonia, che delusione! Il Brasile stravince a Riga

Chi l’ha sostituito sulla panchina della Virtus, vale a dire Luca Banchi, ha l’umore totalmente all’opposto. Perché la Lettonia è l’unica squadra ad aver perso il preolimpico pure giocando davanti al proprio pubblico: tutta colpa (o merito) del Brasile, che dilaga nel primo quarto, chiuso sul 34-11, senza più dare modo alla formazione baltica di rifarsi sotto (94-69 il finale).

Prova dominante di Bruno Caboclo (21 punti) e Leo Meindl (20), che banchettano contro la difesa lettone soprattutto nei primi 10’ di partita, chiusi da una tripla da distanza siderale mandata a referto proprio da Caboclo. Banchi ha avuto da subito la sensazione di non aver visto i suoi ragazzi entrare in campo: la Lettonia s’è sfaldata sul più bello e la delusione a Riga è stata grande, pensando anche alla grande corsa fatta lo scorso anno nel mondiale giocato in Asia.

Antetokounmpo, lacrime di gioia: Croazia ko

L’ultima finale, quella di Atene, ha invece sorriso alla Grecia. Con Giannis Antetokounmpo che a fine partita s’è lasciato andare a un momento di commozione, non sfuggito agli occhi delle telecamere. Vittoria netta per 80-69 su una Croazia che ha lottato, senza però trovare il modo per arginare il totem dei Bucks, che ha chiuso con 23 punti e 8 rimbalzi.

Grande protagonista di serata anche Papagiannis, con 4 triple a bersaglio prima dell’intervallo lungo ha messo una seria ipoteca sulla partita (chiuderà a quota 19 punti). Anche Calathes però ha fatto la differenza segnando 14 punti con 11 assist. Tra i croati, la doppia doppia di Dario Saric (14 punti e 10 rimbalzi) si somma a quella da 19 punti e 12 rimbalzi di Ivica Zubac, ma quando il treno ormai era già passato.

I gironi olimpici: LeBron e Curry per la storia

Il quadro dei tre gironi del torneo parigino è adesso completo: il gruppo A è quello “della morte”, perché include Australia, Canada, Grecia e Spagna. Nel gruppo B ci sono Francia, Germania, Giappone e Brasile, mentre nel gruppo C giocheranno Stati Uniti, Serbia, Sudan e Porto Rico. La fase a gironi si disputerà tutta a Lille, quindi abbastanza lontano dalla capitale, poi dai quarti in poi (avanzano le prime due di ogni gironi e le due migliori terze) trasferimento a Parigi-Bercy.

Logico pensare a Team USA come la grande favorita: per la prima volta LeBron e Curry condivideranno lo stesso spogliatoio. Ma occhio al Canada di Gilgeous-Alexander e Jamal Murray, alla Francia di Wembanyama e Gobert e alla Serbia di Nikola Jokic e Vasilije Micic.

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