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Euro2024, Demiral squalificato per 2 giornate dopo l’esultanza “antisemita”: caso diplomatico tra Germania e Turchia

L’esultanza dell’ex difensore di Atalanta e Juventus è stata punita con due giornate di squalifiche, stando a un’anticipazione della Bild. E intanto è caso diplomatico tra Turchia e Germania

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Merih Demiral sarà squalificato per due giornate dalla Uefa dopo l’esultanza in cui ha mostrato il “saluto del lupo” nel corso del match contro l’Austria negli ottavi di finale degli Europei di calcio in corso di svolgimento in Germania. L’anticipazione è della Bild in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della federazione internazionale.

Demiral, niente sfida con l’Olanda

Il prossimo match per la Turchia di Vincenzo Montella è quello contro l’Olanda nei quarti di finale di Euro2024 ma stando a quanto dichiara la Bild, la formazione turca dovrà fare a meno di uno dei suoi riferimenti difensivi. Merih Demiral infatti sarebbe stato squalificato per due giornate dopo aver esultato con il “saluto del lupo” in occasione del gol del 2-0 contro l’Austria. Il difensore, dopo il gol, ha fatto un gesto che viene associato a un’organizzazione di estrema destra in Turchia chiamata Lupi Grigi. E lo stesso ex difensore di Juve e Atalanta aveva rivendicato il gesto: “Sono felice di averlo fatto, sono orgoglioso di essere turco”.

Germania-Turchia: scoppia il caso diplomatico

Il gesto di Demiral ha travalicato i confini del campo da calcio e di quanto sta avvenendo a Euro 2024 e finisce per diventare un caso anche dal punto di vista politico e diplomatico. La ministra dell’interno della Germania, Nancy Faeser, ha commentato duramente il gesto: “I simboli degli estremisti turchi non hanno posto nei nostri stadi. Usare il campionato europeo come una piattaforma per il razzismo è inaccettabile e ci aspettiamo una presa di posizione da parte della Uefa”.

Da Ankara non si è fatta attendere la replica con le parole di Omar Celik, portavoce di Erdogan: “Chi cerca razzismo e fascismo dovrebbe concentrarsi sui recenti risultati elettorali in diversi paesi europei”. E la tensione non si è fermata alle parole visto che l’ambasciatore tedesco ad Ankara, Jurgen Schulz, è stato convocato al ministero degli Affari Esteri turco.

Uefa: no ai messaggi politici

La Uefa da anni persegue una politica di “tolleranza zero” in merito al divieto di messaggi politici nel corso del torneo. Nella prima fase del torneo il “pugno di ferro” era toccato al difensore dell’Albania, Arlind Daku, squalificato per due giorni dopo che in occasione della sfida contro la Croazia aveva incitato i propri tifosi e aveva lui stesso cantato dei cori nazionalisti.

Demiral: l’esultanza incriminata del 2019

Non è la prima volta che Merih Demiral finisce nel mirino della critica per le sue esultanze. Il primo caso risale al 2019 quando il difensore, all’epoca alla Juventus, insieme ai suoi compagni di squadra (tra cui anche Hakan Calhanoglu che giocava nel Milan) decise di esultare nel corso di un match contro la Francia con il saluto militare pro-Erdogan. Un gesto che rappresentava anche una manifestazione di consenso per l’offensiva turca contro i curdi nel nord-est della Siria.

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