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Italia, Mentana non ci sta: ricorrenza Mondiali 2006 scatena la sua rabbia, il quesito che scuote il web

Il direttore del Tg7 evoca i 18 anni dal trionfo di Berlino e paragona la Nazionale dei Buffon e dei Cannavaro a quella di oggi: bufera sui social

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quella coppa alzata da Fabio Cannavaro al cielo di Berlino – azzurro come non mai – è diventata maggiorenne. Il 9 luglio del 2006, diciotto anni fa appunto, l’Italia reduce dallo scandalo di Calciopoli diventava campione del mondo. Il ct era un altro toscano come Spalletti, ovvero Marcello Lippi da Viareggio, ma tutto il resto era diverso. C’erano centravanti che segnavano (Gilardino e Toni), fuoriclasse come Del Piero e Totti, difensori da Pallone d’oro e contorni (Cannavaro e Nesta), giganti del centrocampo come De Rossi e Gattuso e gregari diventati principi come Grosso e Perrotta. A vedere com’è combinata la Nazionale oggi, che sotto quello stesso cielo di Berlino ha rimediato solo schiaffoni a Euro2024, c’è da farsi venire il magone. Ed a farsi portavoce del malumore è Enrico Mentana.

Mentana ricorda Mondiali 2006 e fa una provocazione

Il direttore del Tg7, che già dopo il ko con la Spagna e dopo l’eliminazione per mano della Svizzera, era stato acidissimo nei confronti degli azzurri, scrive su Facebook: “Oggi sono 18 anni da quando l’ultimo rigore di Fabio Grosso ci consacrò campioni del mondo. Era l’apogeo della generazione dei Pirlo e dei Totti, dei Del Piero e dei Cannavaro, dei Buffon e dei De Rossi, dei Gilardino e dei Toni, dei Materazzi e dei Gattuso. Da allora abbiamo preso solo imbarcate: usciti ai gironi nei due mondiali seguenti, nemmeno arrivati alla fase finale dei due più recenti. Solo un raggio di sole agli europei 2021, illusorio. 18 anni sono tanti: i più giovani degli azzurri di oggi non hanno nemmeno memoria del trionfo di Berlino. Senza offendere nessuno: quanti titolari di oggi avrebbero trovato posto in formazione quella sera?”.

I follower si scatenano nelle risposte

Più di 700 le risposte dei follower e centinaia di condivisioni, a dimostrazione che l’amarezza per la figuraccia in Germania non è stata ancora digerita dai tifosi: “Potenzialmente Donnarumma per le sue caratteristiche. Ma effettivamente poteva fare il terzo in quel gruppo” e poi: “Probabilmente nessuno, l’unico considerabile sarebbe potuto essere Donnarumma ma con quel Buffon lì (da Pallone d’oro)…In ogni caso, il fatto che da quel mondiale non avremmo più rivisto neanche gli ottavi di finale fa riflettere. Eh si, sono 18 anni che l’Italia, per quanto riguarda il mondiale, si sta trasformando in un ricordo sbiadito come la grande Ungheria o il leggendario Uruguay” e ancora: “Prima del 2006 non vincevamo dal 1982 ed abbiamo avuto forse le generazioni più straordinarie di sempre eppure il calcio è anche questo. Non c’è programmazione questo si, ma le vittorie non sono solo questo, sono anche l’incontro tra strategia e allineamento di tutto ciò che serve. Uomini giusti al posto giusto, motivazione, strategia dal basso e piano piano si ottengono risultati”.

L’amarezza dei tifosi sul web

C’è chi osserva: “Dopo Zambrotta in quel ruolo il nulla cosmico da 20 anni” e poi: “Devono imparare dagli altri Sport, Pallavolo Pallanuoto dove è stato fatto un lavoro da diversi decenni per arrivare a questo livello di oggi. Programmazione, vivaio, selezione e tanta umiltà. Calcio è business, rotocalchi e veline non sono compatibili e questi sono i risultati” e ancora: “Tutti ragazzi straordinari davvero! Nonostante l’Europeo vinto, l’ultima formazione capace di infondere vere emozioni, è stata proprio quella del 2006. Mi spiace tanto per tutti quei bambini e ragazzi che, sino a questo preciso istante, non hanno ancora vissuto le nostre medesime sensazioni! Perchè il calcio è anche questo: trasmettere sentimenti di giovialità, di letizia!!”

C’è anche chi contesta Mentana: “Dimentica finalisti ad Euro2012 e terzo posto alla Confederation Cup sempre con Prandelli. I dati vanno studiati caro direttore.” e poi: “Il problema é IL NOSTRO SISTEMA CALCIO che non funziona più, in ordine decrescente di importanza: tattica a distruzione della fantasia, dribbling non contemplato, fisicità a discapito della tecnica, risultati a discapito del bel gioco, società succubi dei procuratori, molta più importanza ai club che alle nazionali, poco sport e lato umano a favore di risultati, business e diritti tv. Il tutto condito da tante troppe partite, si arriva abbastanza stanchi per come la vedo io(anche se ció varia in base al calendario di ciascuna lega)”, oppure: “C’è chi non vince dagli anni ’60… Meglio 2 storiche vittorie negli ultimi 20 anni, anche se contornate da sonore batoste, che permanere decenni nella mediocrità” e infine: “Non abbiamo vinto con quella del 2002 che era pure più forte..mi sembra ingiusto fare paragoni, anche le altre nazionali sono ben differenti se pensiamo al Brasile…oggi secondo me il livello medio si è alzato ma ci sono meno picchi di classe e vale per tutti non solo per l’Italia”

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