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Napoli-Roma 2-1 pagelle: Osimhen e la mano sul cuore. Il Faraone mette paura, Simeone è una sentenza

Vittoria nel finale dei padroni di casa che al Maradona festeggiano con i tifosi la diciassettesima vittoria in campionato. Azzurri dominanti in attacco, giallorossi bene nella ripresa

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Altra prova di forza del Napoli che stavolta ha rischiato di finire beffato da una volpe arcinota al calcio italiano. Josè Mourinho. Ci si attendeva l’ennesima dimostrazione che il gruppo di Spalletti non potesse temere rivali: la Roma esce dallo stadio Maradona con una sconfitta maturata nel finale dando fillo da torcere ai padroni di casa.

Nella prima parte i capitolini hanno lasciato campo e spazio agli avversari e faticato a impostare. Le poche volte che si sono affacciati dalle parti di Meret, lo hanno fatto disordinatamente. Il campo ha decretato: Kvaratskhelia inventa, Osimhen finalizza da campione.

Il Napoli la sblocca dopo 17′ ed è una rete superlativa. Il nigeriano raccoglie palla, la stoppa di petto, la controlla col ginocchio e conclude con un tiro di straordinaria potenza. Nella ripresa Mou si affida a El Shaarawy: il Faraone ricambia al 30′ sfruttando l’assist di Zalewski e, lasciato sul posto Lozano, beffa Meret con un ottimo inserimento sul secondo palo. E alla fine arriva Simeone che entra e segna nel finale: raccoglie da Zielinski, si gira e fulmina Rui Patricio.

I tifosi di Napoli e Roma dopo gli scontri in autostrada

Le due tifoserie di nuovo una “contro” l’altra – seppure agli ospiti fosse vietata la presenza – dopo gli scontri in A1 nell’area di servizio di Badia al Pino, vicino ad Arezzo: tra le conseguenze della guerriglia, la stretta decisa dal Viminale che, con decreto firmato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sancito lo stop di due mesi alle trasferte dei supporter partenopei e giallorossi.

In uno stadio Maradona a tinte azzurre, il grido dei tifosi del Napoli ad accogliere Aurelio De Laurentiis è inequivocabile: “Devi vincere”.

La festa inizia prima della partita: gioco di luci e laser, spazio a Clementino e Fatima Trotta che intonano ‘O surdato nnammurato. Si canta in migliaia a una voce sola.

Mourinho davanti a Spalletti negli scontri diretti

Napoli straordinariamente bello, oltremodo vincente, a vocazione internazionale. Roma tanto intermittente quanto irritante, Dybala-dipendente, abulica sotto porta.

Le premesse del derby del sud si palesavano già chiare alla vigilia: parecchie distonie tra una fondamentale similitudine ad accomunare Azzurri e giallorossi, ovvero la compattezza di entrambe le rose intorno alla figura del rispettivo allenatore. Tutto il Napoli unito a Luciano Spalletti, tutta la Roma coesa con Josè Mourinho. Personalità forti e calamitanti, due condottieri capaci di scaldare gli animi e incidere nei cuori di calciatori e tifosi.

La sicumera di Mourinho alla vigilia – “Il Napoli già vinto lo scudetto, faccio i complimenti ai giocatori. È un trionfo meritato, ma noi proveremo a vincere la partita” – è stato un complimento rispedito al mittente: troppo furbo Mou per non leggerci una sottile provocazione, troppo scaramantica la platea partenopea per non stringere un corno rosso.

Solo lodi, da Spalletti, per il collega: “Allenatore molto pratico e concreto: riesce bene a fare capire ai suoi calciatori quali devono essere i comportamenti dentro la partita”.

Con il successo del Napoli di stasera, il bilancio del confronto diretto tra Spalletti e Mourinho resta comunque a favore dello Special One: nelle otto sfide totali, due le vittorie del toscano a fronte di tre pareggi e tre vittorie del portoghese.

La diretta testuale di Napoli-Roma 2-1

Napoli-Roma: gli highlights della partita

Luciano Spalletti scioglie il solito dubbio nelle ore immediatamente precedenti la sfida: Lozano vince la concorrenza di Politano e affianca in attacco Kvaratskhelia e Osimhen. Nessuna novità in casa giallorossa: rientra capitan Pellegrini, si schiera sulla trequarti al fianco di Dybala, Abraham unica punta.

Al 5′ prima occasione del match: Kvaratskhelia converge verso il centro e calcia, Rui Patricio si distende e devia in corner.

Al 12′ trema la porta del Napoli. Kim in anticipo su Abraham tocca il pallone di testa e sorprende Meret. Roma a un passo dal vantaggio.

Al 17′ vantaggio del Napoli con Kvaratskhelia bravissimo ad assistere Osimhen: la punta stoppa il pallone di petto, lo controlla col ginocchio e conclude con violenza inaudita al volo. Niente da fare per Rui Patricio.

Al 45′ Napoli vicino al raddoppio: Lozano si invola sulla fascia e serve Osimhen che si smarca dalla diretta marcatura e stacca di testa. Palla a lato di poco.

Al 47′ sul cross messo a rimorchio da Pellegrini, Spinazzola si coordina benissimo e scalda i guantoni a Meret con una conclusione potente ma troppo centrale.

Al 10′ del secondo tempo Lozano salta Smalling e scodella un’ottima palla al centro su cui Kvaratskhelia si fa trovare impreparato all’appuntamento. Chance enorme non concretizzata dai partenopei.

Al 30′ della ripresa l’1-1 della Roma: rete di El Shaarawy. Sul traversone di Zalewski, il Faraone si libera di Lozano e beffa Meret con un ottimo inserimento sul secondo palo.

Al 41′ della ripresa il 2-1 del Napoli: rete di Simeone. Sull’appoggio di Zielinski per vie centrali, Simeone si gira rapidamente e fulmina con freddezza Rui Patricio.

Napoli-Roma 2-1: le pagelle della partita

Simeone entra e segna: il migliore in campo è lui, insieme a Osimhen. Nella Roma bene la mediana ed El Shaarawy, male l’attacco. Dybala e Abraham non incidono mai.

Le pagelle del Napoli

  • Meret 6,5: la difesa lo copre sempre molto bene ma lui risponde sempre presente. Solita sicurezza, quando è chiamato alla parata da applausi, quella parata arriva. E gli applausi pure.
  • Di Lorenzo 6,5: il capitano che non si tira indietro e unisce tanta quantità alla disciplina tattica. Non sbaglia un intervento e tatticamente è impeccabile.
  • Rrahmani 6,5: inscalfibile. Se il Napoli vanta il miglior attacco, non è evidentemente grazie a lui ma se i partenopei vantano anche la miglior difesa, una bella fetta di merito gli appartiene di diritto.
  • Kim 7: non è più una scoperta, ormai è certezza del calcio internazionale. Trovatelo un difensore altrettanto capace di tirare giù la saracinesca nella sua area di rigore e creare scompiglio in quella avversaria.
  • Mario Rui 6,5: tiene botta, tanto lavoro in fase di contenimento e ottima lettura in impostazione. Anche Rui non sbaglia una partita da tempo, la cura Spalletti lo ha rigenerato: titolare inamovibile.
  • Anguissa 6,5: tanta intensità, fa la diga e dà il là alle manovre offensive. Un perno irrinunciabile: a tratti il suo è uno sporco lavoro e lo svolge con abnegazione lodevole.
  • Lobotka 6,5: metronomo anche stasera. La facilità di tocco e di sviluppo del gioco è disarmante. Fa sembrare un gioco da ragazzi le cose facili e molto facili le cose difficili.
  • Zielinski 6,5: gara intensa, di corsa e sacrificio. Poche incursioni ma tanto lavoro in copertura.
  • Lozano 6: torna a mostrare quei cambi di ritmo che gli sono congeniali e che lo rendono l’uomo potenzialmente in grado di spaccare le partite. Restano le fasi di black out ma è in crescita.
  • dal 31′ st Simeone 7,5: quando gioca dal 1′, segna. Quando entra, segna. Una sentenza: il fatto che abbia davanti un fenomeno come Osimhen lo relega a ruolo di riserva di lusso. Ma quel lusso è tanta roba.
  • Osimhen 7,5: firma la quattordicesima rete in campionato e dà la sensazione di crescere, un passo alla volta, partita dopo partita. Sta abituando a una concretezza micidiale, supporta i compagni quando la mediana necessita di una mano, fraseggia con i compagni di reparto a occhi chiusi. Altro gioiello in cassaforte: iradiddio. In 16 gare ha eguagliato il record di gol messi insieme in una stagione intera. Davanti a lui c’è Haaland, per carità. C’è anche Mbappè. Poi, però, gli altri sono tutti dietro. Madreperla. Dopo il gol si tocca il cuore con la mano: tanto basta a infiammare una piazza che sta già bruciando di desiderio.
  • Kvaratskhelia 7: fantasia al potere, anche stasera. Quando si accende, i compagni lo seguono in maniera fideistica e lui ricambia piazzando il guizzo che, se non è gol, è assist al bacio. Sinuoso come la seta Reale. Il tandem con Osimhen funziona a meraviglia, per il modo in cui è entrato nel gioco della squadra e nel cuore dei tifosi, fa tornare alla mente il ciclo vissuto da Mertens.
  • All. Spalletti 7,5: orami il difficile è tenere alta la concentrazione. Fin qui mister Spalletti è nel mezzo di un capolavoro che non ha eguali: il gioco di questo Napoli è di categoria superiore.

Le pagelle della Roma

  • Rui Patricio 6,5: non ha colpe sul gol, si fa trovare puntuale in chiusura e prova a mettere ordine in difesa dettando spesso i tempi delle giocate.
  • Mancini 6: spinge quando riesce ma contro una squadra a trazuione anteriore la prima preoccupazione è quella di non prendere imbarcate. Spinge poco ma difende con le unghie e coi denti.
  • Smalling 6,5: tanta solidità, è pericoloso anche nelle sortite offensive, ha carattere da vendere ed è, lo si coglie dal primo all’ultimo minuto, un grande riferimento per i compagni.
  • Ibañez 6: ordinato e tatticamente disciplinato. Riesce a contenere le punte avversarie come può ma non sfigura.
  • Zalewski 6: fa avanti e indietro una miriade di volte. Quando parte, la sensazione è che possa scaturire qualcosa di buono ma gli avanti giallorossi sono abulici.
  • Cristante 5,5: a volte sbaglia i tempi di gioco, altre sceglie la giocata più complicata. Non è un periodo brillante e regala solo qualche sprazzo di continuità. Da rivedere.
  • Matic 6,5: prova a fare l’omologo di Anguissa. Grinta e tenacia ci sono tutte, fa pressing e macina chilometri, non tira indietro la gamba mai.
  • Spinazzola 5,5: non incide, subisce le sortite avversarie e Mourinho gli concede solo un tempo. Col senno di poi, avrà ragione lo Special One.
  • dal 1′ st El Shaarawy 7: una sentenza. Firma un capolavoro ed è sempre pericoloso.
  • Pellegrini 5,5: non ancora brillante. Poco lucido in attacco, gli manca l’ultimo passaggio. Però non molla mai.
  • Dybala 5,5: si accende e si spegne. Intermittente. Il reparto offensivo della Roma è quello che ha funzionato di meno.
  • Abraham 5,5: discorso simile ad altre miriadi di volte, troppo solo davanti. Non gli arrivano palloni giocabili e non dipende da lui. Attaccante a mezzo servizio.
  • All. Mourinho 6,5: alla vecchia volpe quasi quasi riesce la beffa. Schiera la solita Roma che resta avulsa dal gioco per 60′, poi entra in partita improvvisamente e va a prendersi punti preziosi. Ci stava per riuscire anche stavolta, a fermarlo l’altro volpone, Spalletti. Che ha tirato fuori dal cilindro Simeone. Orami non ci si aspetta di vedere una bella Roma, non c’è bellezza nel gioco di questa squadra, semmai uno straordinario cinismo. Ed è comunque una dote.

La pagella dell’arbitro

Orsato 6: più di una polemica, alla vigilia, dopo la designazione del direttore di gara. Invece Orsato sbaglia poco, ricorre al Var in una circostanza e ne esce bene, tiene in mano la partita e lascia giocare. A tratti plateale, usa molto la gestualità, si fa rispettare anche così.

Serie A: la classifica dopo 20 giornate

Tonfo del Milan, cade la Juventus, impatta la Lazio. Solo Inter e Atalanta mettono a referto un successo che le tiene in ogni caso distanti dalla vetta. Mentre, dietro, le altre fanno di tutto per tagliarsi fuori dalla lotta scudetto, il Napoli non deve più guardarsi da nessun altro. Gli Azzurri ora devono badare solo a sé e fare di tutto per restare sempre così, in salute. Il distacco della seconda, l’Inter, diventa di 13 lunghezze. Un’enormità: Napoli a 53, Inter a 40. Lazio, Atalanta e Milan seguono a 38.

A conti fatti, il gruppo di Luciano Spalletti si sta ritagliando la grande occasione di fuggire via e gestire un gruzzolo di punti che servirà eccome: per far rifiatare qualcuno, affrontare al meglio il doppio impegno Champions-campionato, rendere innocuo anche qualche eventuale passo falso.

Il calciomercato di Napoli e Roma

Esigenze diametralmente opposte per le due società che, rispetto alle ultime ore a disposizione per il mercato di riparazione, conservano un approccio differente legato ovviamente alle diverse necessità.

Calciomercato Napoli: Gollini per Sirigu. Poi basta

Solo un innesto, per i partenopei, che è coinciso con una speculare uscita. Al netto, il Napoli ha portato a casa un portiere talentuoso e molto più giovane – il meno esperto Pierluigi Gollini – e detto addio a Salvatore Sirigu, che ha fatto il percorso inverso del collega, andando a rimpolpare le file della Fiorentina. Non farà altro, il club: Giuntoli ha già confezionato un gioiello e può restare a guardare, salvo imprevedibili occasioni last minute o colpi di prospettiva in vista della prossima stagione.

Calciomercato Napoli: tutte le trattative e le news

Calciomercato Roma: Zaniolo, quale destino?

Ruota tutto intorno all’ammutinamento di Niccolò Zaniolo: inaspettata e chissà quanto producente la presa di posizione del giovanissimo calciatore, il quale ha detto basta all’avventura giallorossa. Quale sarà il suo destino è un mistero: in attesa di un offerta che non arriva, la Roma rischia di dover gestire internamente, fino a giugno, il rapporto con Zaniolo. Mourinho lo ha messo fuori dal progetto ma, a dire il vero, quella del portoghese non è stata che la presa d’atto di una decisione presa dal calciatore e subita da tutto l’ambiente capitolino.

Serie A 2022/23 il calendario del Napoli

Il Napoli archivia anche gennaio da prima della classe. Partenopei sempre più lanciati verso il sogno che non si dice e che riporterebbe nel capoluogo campano l’atmosfera della grande epopea del Pibe de Oro.

Si passa ora allo svelamento di un febbraio fondamentale: non solo perché le prossime tre gare di serie A potrebbero di fatto definire in maniera ancora più nitida la dimensione delle aspettative dei tifosi – il 5 trasferta contro lo Spezia, il 12 sfida interna contro la Cremonese, il 17 fuori casa contro il Sassuolo – ma anche per il ritorno della competizione per antonomasia. Di nuovo Champions League, con l’andata degli ottavi di finale in programma in Germania il prossimo 21 febbraio. La sfida contro l’Eintracht Francoforte è alla portata di Lobotka e compagni.

Le prossime partite e il calendario completo del Napoli

Serie A 2022/23 il calendario della Roma

Anche per i giallorossi il mese di febbraio rischia di essere decisivo in ottica obiettivi: a conti fatti, la qualificazione alla Champions League è nelle corde della Roma che lotta con altre quattro squadre per tre posti. La serie A capitolina riprende in casa contro l’Empoli il 4 febbraio; fa seguito la trasferta a Lecce dell’11 prima della gara di andata del play off di Europa League contro il Salisburgo, in Austria il 16 febbraio. Il 19 è ancora campionato: sfida in serale contro il Verona, atteso all’Olimpico. Quattro giorno più tardi, tempo di verdetti: il 23 alle 21 il ritorno, tra le mura amiche, contro il Salisburgo.

Le prossime partite e il calendario completo della Roma

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