Il 2024 è appena terminato e nel campionato di Serie C è tempo di bilanci. In questo riassunto dell’anno solare, analizziamo insieme top e flop dei tre gironi, le squadre che hanno conquistato la promozione in Serie B lo scorso mese di giugno o che si sono ben disimpegnate nei due scorci di campionato (il 2023-2024 e il 2024-2025) e quelle che hanno raccolto meno di quanto avessero immaginato alla vigilia delle due stagioni comprese nel 2024.
- Le promosse del 2024: Mantova, Cesena, Juve Stabia e Carrarese
- Top Squadre Serie C 2024: Padova in pole, rilancio Benevento
- Sorprese della Serie C 2024: Atalanta U23 e Picerno tra le grandi
- Sorprese della Serie C 2024: flop Triestina, Avellino incompiuta
Le promosse del 2024: Mantova, Cesena, Juve Stabia e Carrarese
Le quattro promozioni in Serie B, maturate tra fine aprile e inizio giugno 2024, erano difficilmente pronosticabili a inizio stagione. Se per il Cesena, nel girone B, c’erano tutti i presupposti per fare bene, con la permanenza in panchina di Domenico Toscano, ora al Catania, e l’ottimo lavoro svolto con il settore giovanile (Cristian Shpendi su tutti, ma anche Berti, Francesconi, David e Pieraccini), nel girone A e nel girone C l’appetito è venuto mangiando (e vincendo).
Il Mantova è tornato in cadetteria dopo 14 anni dall’ultima volta. Ci è riuscito con un cammino impressionante, dominando la prima metà del 2024 e sorprendendo anche in Serie B da agosto ad oggi. Lo ha fatto da ripescata, dopo la deludente retrocessione subita al termine del campionato 2022-2023. Il presidente Filippo Piccoli, che ha rilevato il club da Maurizio Setti nel luglio 2023, ha ricostruito dalle fondamenta. In panchina l’emergente Davide Possanzini, in campo un mix di giovani e veterani, da Brignani, Redolfi e Radaelli in difesa, passando per Muroni e capitan Burrai a centrocampo fino ai giovani Fiori e Debenedetti e ai più esperti Mensah e Giacomelli in attacco.
Nel girone C, invece, dopo un buonissimo avvio di campionato nella seconda parte del 2023, ha mantenuto un andamento costante anche nei 5 mesi di campionato nel 2024, la Juve Stabia di Guido Pagliuca, che si sta confermando in cadetteria. Le “vespe” hanno beffato Benevento, Avellino e Catania volando in Serie B dopo 4 anni di assenza grazie all’ottimo lavoro svolto dal giovane ds Matteo Lovisa, che a 28 anni ha bissato il miracolo Pordenone.
Ai playoff, poi, l’ha spuntata la Carrarese, vera rivelazione della prima parte del 2024: i marmiferi mancavano in Serie B addirittura da 76 anni. Terminata la stagione regolare al terzo posto alle spalle di Cesena e Torres, è entrata in gioco dal primo turno della fase nazionale eliminando Perugia, Juventus NG, Benevento e battendo il Vicenza nella gara di ritorno della finale, dopo lo 0-0 strappato all’andata in terra veneta. Artefice della promozione ovviamente il tecnico Antonio Calabro, una nota di merito ai vari Bleve, Di Gennaro, Schiavi e Capello, asse portante della squadra.
Top Squadre Serie C 2024: Padova in pole, rilancio Benevento
Oltre alle 4 promosse in B, tra le top squadre del 2024 in Serie C non possiamo non annoverare Torres e Cerignola. I sardi, dopo aver chiuso lo scorso campionato al secondo posto, in mezzo alle due promosse (Cesena e Carrarese), si sono confermati anche nella seconda parte dell’anno solare, chiudendo al quarto posto dietro le prime della classe Pescara, Ternana ed Entella. Anche il Cerignola, affidato prima a Ivan Tisci e poi a Giuseppe Raffaele, è diventato una solida realtà nel girone C, migliorando, almeno per il momento, il settimo posto dello scorso anno, con l’attuale terzo posto in classifica in compagnia di Potenza e Avellino.
In netto miglioramento Padova (mostruoso il suo andamento in questo campionato, con 54 punti già incamerati), Pescara e Benevento che si stanno trasformando da brutti anatroccoli (deludenti della prima parte del 2024) in bellissimi cigni (tutte e tre guidano le rispettive classifiche, il Pescara in compagnia di Ternana, retrocessa dalla Serie B, ed Entella, altra squadra in cerca di rilancio dopo periodi in chiaroscuro). Il primo posto è un buon biglietto da visita per approcciare al meglio il 2025.
Nel girone A, nonostante il cattivo esito della finale playoff del 2023-2024 (sconfitta dalla Carrarese) e il distacco dal Padova nel campionato in corso (-10 a fine anno, ma con 44 punti all’attivo), il Vicenza rappresenta una nota lieta di questo anno solare. La risalita affidata a Stefano Vecchi è stata poderosa: dal settimo al secondo posto nel 2023-2024, posizione mantenuta anche nell’attuale torneo. Se dovesse fallire l’assalto al Padova, sarà sicuramente una delle squadre da battere nei playoff.
Sorprese della Serie C 2024: Atalanta U23 e Picerno tra le grandi
Partite con l’obiettivo di conservare la categoria, il 2024 per le squadre che stiamo per elencare è stato un anno decisamente positivo. Nel girone A gli applausi li merita l’Atalanta U23 di Francesco Modesto e del bomber Vanja Vlahovic, attuale quarta forza del raggruppamento, ma anche l’Alcione Milano, che al primo storico campionato professionistico della sua storia ha terminato l’anno solare in sesta posizione. Bene anche la Virtus Verona del presidente-allenatore Luigi Fresco, che ha vissuto un 2024 lontano dalle sabbie mobili della classifica, riuscendo a qualificarsi ai playoff e a chiudere dodicesimo il 2024.
Nel girone B, ottimo il lavoro svolto dal Pineto e dalla Pianese, decisamente positiva la seconda parte del 2024 della Vis Pesaro, che dopo aver evitato la retrocessione in D attraverso i playout nel derby con la Recanatese, ha chiuso l’anno al quinto posto. Nel girone C, invece, continua il sogno del Picerno: nel 2024 ha vissuto la separazione da Emilio Longo (passato al Crotone), ma Francesco Tomei, nonostante la leggera crisi vissuta a dicembre, non lo ha fatto rimpiangere. Qualche chilometro più in là, il Potenza di Pietro De Giorgio e del ds Enzo De Vito si è preso la scena chiudendo il 2024 al terzo posto, dopo averla spuntata ai playout la scorsa stagione (nella doppia finale contro il Monterosi).
Sorprese della Serie C 2024: flop Triestina, Avellino incompiuta
Diverse le delusioni del 2024 in Serie C. Annoveriamo squadre partite con l’obiettivo della promozione in B e rimaste ferme al palo. E’ il caso della Triestina, che con 12 sconfitte al passivo, ha concluso il 2024 addirittura al penultimo posto. Un declino iniziato con l’esonero di Attilio Tesser, lo scorso campionato: il tecnico di Montebelluna è stato chiamato al capezzale della squadra, intanto precipitata in ultima posizione. Servirà un’impresa per evitare la Serie D.
Nel girone B continuano ad arrancare Perugia e Spal e a loro ci aggiungiamo l’Ascoli, dato per favorita dopo la retrocessione dalla Serie B, ma all’undicesimo posto in classifica. A Perugia cambiano proprietà e allenatori, ma il risultato non cambia. A settembre Massimiliano Santopadre ha ceduto il 100% delle quote del club all’imprenditore argentino Javier Faroni. A fine ottobre, la squadra è passata da Alessandro Formisano (che ora proverà a tenere nei playoff la Pianese, dopo il frettoloso esonero di Prosperi) a Lamberto Zauli, ma il cammino è rimasto altalenante con l’attuale tredicesimo posto in classifica.
Ancora male la Spal, che ormai sembra avere imboccato una strada di non ritorno. Dopo aver evitato a fatica i playout con Mimmo Di Carlo in panchina (ora all’Ascoli), ma non la penalizzazione in classifica per ritardi nei pagamenti, la squadra, ora affidata ad Andrea Dossena, ha chiuso il 2024 al quartultimo posto in classifica, con 10 sconfitte al passivo.
Ci si aspettava sicuramente di più dal Milan Futuro (e anche dalla Juventus NG esordiente nel girone C), terzultima forza del girone B in compagnia del Sestri Levante, che sta risentendo la partenza del tecnico Barilari passato al Sorrento. Il progetto rossonero affidato a Ibrahimovic e Bonera non convince. Le “promozioni” di Jimenez e Liberali e i continui cambi di squadra e categoria del giovane Camarda hanno mandato in tilt l’Under 23 del Milan, che ora rischia la Serie D.
Nel girone C, le delusioni sono due. L’Avellino si è confermata un’eterna incompiuta: ancora un mercato faraonico in estate (Iannarilli, Enrici, Sounas, Tribuzzi e l’olandese Redan dal Venezia) e un cambio di allenatore (via Pazienza dopo 4 punti in 6 gare). Con Raffaele Biancolino in panchina è iniziata la risalita in classifica, ma il terzo posto a -5 dal Benevento non può bastare.
Il Catania, nonostante l’arrivo di Domenico Toscano e gli investimenti in sede di mercato, continua a viaggiare a passo lento: -9 dal primo posto. Un discorso a parte meritano Turris e Taranto, distrutte dalla mala gestione delle rispettive proprietà: dopo un tristissimo finale di 2024, si prevede un 2025 ancora più drammatico, con l’incubo della radiazione ancora vivo.