I ritmi serrati di Sky o quelli più compassati della Rai? Il trionfo azzurro ha unito tutti, anche le tv. A cominciare dall’abbraccio a distanza prima della finale di Euro 2020 tra gli azzurri e gli inglesi, con Fabio Caressa che ha rivolto un pensiero ad Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro, bloccati in albergo dal Covid. Stesso pensiero, ovviamente, anche per Stefano Bizzotto e Katia Serra, la coppia “di scorta” della Rai chiamata a sostituire in extremis i “titolari”.
Italia-Inghilterra, la retorica di Caressa
Scatenato il racconto della partita su Sky. Dopo l’epica intro iniziale, Caressa e Bergomi hanno potuto far festa a fine gara: “Grazie signore che ci hai dato il calcio, che ci fa abbracciare, che ci fa sognare”. Entusiasti alcuni spettatori: “Fabio Caressa voce dei nostri trionfi mondiali”. E ancora: “Molto bello anche il pensiero per Rimedio e Di Gennaro“. Qualcuno ricorda: “Fabio Caressa diventa il secondo telecronista italiano ad aver commentato la vittoria dell’Italia in un Europeo e in un Mondiale dopo Nando Martellini (1968-1982)”. Mentre altri s’indignano: “Troppa retorica, anche inopportuna: solo in Italia ci sono stati morti per il Covid? In Inghilterra no?”. E qualcuno confessa: “Io a un certo punto ho dovuto togliere l’audio: insopportabile”.
Lacrime in postazione dopo la finale
Fabio Caressa, che da alcuni giorni ha aperto un profilo Instagram che ha già superato i 200mila followers, dopo la partita ha postato un breve video in coppia con Beppe Bergomi: “15 anni dopo ancora insieme Beppe. Grazie ragazzi! Spero sia stato bello per voi quanto lo è stato per noi. Perché per noi è stato bellissimo”, ha detto senza riuscire a trattenere le lacrime. Dall’ex bandiera dell’Inter e della nazionale azzurra un retroscena: “Nell’intervallo ho pensato una cosa: con l’Argentina nel 90 abbiamo fatto gol presto, ci hanno recuperato e ci hanno vinto ai rigori. Ho pensato che stavolta avremmo vinto noi, ed è andata così”. Mentre il retroscena di Caressa è quasi mistico: “Ma quale intervallo, confessa Beppe che eri andato a fare pipì. Comunque voglio dire una cosa: quando siamo usciti dalla prima telecronaca di prova, venti anni fa, c’è stata un’eclissi di sole. E tu sai che gli antichi a queste cose ci credevano”.
Italia-Inghilterra in Rai: Bizzotto glaciale
Meno concitato il racconto della finale sulla Rai. Alla perfetta pronuncia e all’ottima padronanza della situazione, Stefano Bizzotto non ha abbinato quel trasporto e quella partecipazione che un trionfo di tale portata avrebbe forse giustificato. “Il compassato Bizzotto trasmette un entusiasmo…e dai su, un po’di sana e roboante retorica, cavolo!”, è un commento di un utente su Twitter a partita in corso. Molti invece lo bacchettano per una involontaria “gufata” prima del rigore del Gallo: “Chi non ha bestemmiato quando Bizzotto ha detto, mentre Belotti si avviava con il pallone sotto il braccio a tirare il suo rigore: ecco Belotti, una garanzia?”. Altri sottolineano qualche altra piccola pecca: “Faccio i complimenti a Bizzotto che con il suo ‘ora è tutto da rifare’ dopo l’errore di Jorginho non ha fatto capire a nessuno che la parata di Gigio ci aveva regalato l’Europeo“. Ma per il telecronista e la sua spalla al commento ci sono anche tanti elogi: “Complimenti a Stefano Bizzotto e Katia Serra: professionalità, competenza e…alla fine hanno portato bene”. E qualcuno propone: “Squadra che vince non si cambia: adesso voglio Bizzotto per sempre a raccontare la nazionale”.
Italia-Inghilterra, il “dramma” di Varriale
Intanto, come Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro, anche il vicedirettore di Rai Sport Enrico Varriale ha dovuto saltare la diretta della finale per il piccolo focolaio di Covid sviluppatosi in redazione. Per lui solo una gioia “a distanza” su Twitter: “Caro Mancini è stato un grande privilegio poter raccontare questa straordinaria cavalcata vittoriosa. Nell’ultimo atto il Covid ha messo in panchina alcuni di noi della Rai ma sono certo che sin dalla Nations league e poi con i mondiali in Qatar rivivremo altre grandi gioie”. Tanti i commenti: “Beh, io direi che avendo vinto con Bizzotto e Serra e senza Varriale potremmo anche continuare così, no?”, scrive perfidamente un follower. “Ma siete sicuri che non perderete pure Nations league e mondiali?”, chiede un altro. “Solidarietà direttore, la vogliamo presto di nuovo in postazione”, è uno dei (pochi) messaggi di incoraggiamento.
Telecronache Rai: la proposta del web
A proposito di futuro, sono in molti sui social a chiedere cambiamenti in Rai: “Hanno un fenomeno come Francesco Repice e lo confinano in radio”. Oppure: “Ma perché non affidare le telecronache della nazionale o delle partite importanti a un giornalista preparato come Repice?“. E ancora: “Lui sì che fa delle telecronache coinvolgenti e capaci di attirare tutti, non certo i commenti asettici che abbiamo dovuto ascoltare in questi Europei“. Ma c’è chi ricorda: “Attenzione, anche Bruno Gentili era un fenomeno in radio ma poi in tv è durato pochissimo”. E ancora: “Radio e televisione hanno tempi diversi: Repice è un grandissimo radiocronista, sa raccontare come pochi la situazione a chi non vede la partita: ma per chi la vede, andrebbe bene lo stesso?”.