Oggi è il capitano della Spagna che punta a vincere l’Europeo. Ma per Alvaro Morata la strada che lo ha condotto fino a quella fascia è stata tutt’altro che in discesa. Lo ha confessato in un’intervista rilasciata a El Chiringuito: “Ho toccato il fondo, ho pensato di gettare la spugna”.
- Spagna, la confessione choc di capitan Morata
- Più di una volta ha pensato di chiudere con il calcio
- Ecco chi ha aiutato Morata a superare la depressione
Spagna, la confessione choc di capitan Morata
Mai banali le parole di Morata nell’arco di questo Europeo. Ma quanto detto a El Chiringuito ha lasciato il segno. L’ex attaccante della Juventus si è messo a nudo raccontando quanto le critiche ricevute soprattutto in Spagna lo abbiano ferito. “Ho vissuto molti episodi brutti, anche con la mia famiglia per strada, mentre eravamo a fare la spesa o portavo i miei figli all’allenamento. È una questione di rispetto e non mi riferisco solo all’ambiente calcistico. Preferisco non dilungarmi troppo sull’argomento – aggiunge il calciatore dell’Atletico Madrid – perché altrimenti sembra che voglia sempre lamentarmi”.
Più di una volta ha pensato di chiudere con il calcio
Morata esce allo scoperto a pochi giorni dalla sfida con la Georgia del napoletano Kvaratskhelia valevole per gli ottavi di finale. “Più volte ho pensato di gettare la spugna, di mollare tutto” rivela. Però, poi, ha sempre trovato la forza di reagire. E in tal senso un ruolo importante lo hanno avuto i suoi figli. “A loro racconto che il mio miglior insegnamento è che sono stato nella m…a molte volte e alla fine ho sempre tirato fuori la testa. E questo per me è motivo di orgoglio”. Oggi il 31enne di Madrid è rinato. Con la maglia dell’Atletico ha disputato un’annata da 22 gol e in Germania è andato a bersaglio nel 3-0 alla Croazia, oltre a essere stato decisivo nell’aver propiziato l’autogol di Calafiori nella partita con l’Italia.
Ecco chi ha aiutato Morata a superare la depressione
Già in passato, ai tempi della sua avventura al Chelsea, aveva accennato al problema della depressione che lo aveva colpito. Per combatterla Morata ha accettato di farsi aiutare non solo dalla sua famiglia, ma anche da specialisti. “Ho il mio psicologo, il mio psichiatra e un allenatore che mi affiancano – ha spiegato -. E tutti mi hanno aiutato molto. Loro e mia moglie sono il filo che mi sostiene nei momenti delicati: sono loro che ti valorizzano e ti fanno vedere te stesso con occhi diversi. Senza mia moglie (l’italiana Alice Campello, ndr) la mia carriera sarebbe stata completamente diversa”.